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Nuovi progetti

IL TG STORIA DELLA 3a C DI BUTTIGLIERA

- Un modo nuovo per far studiare la storia -

Protagonisti: i ragazzi della 3 C di Buttigliera Alta; la prof.ssa de Renzio (insegnante di lettere); la prof.ssa Girardi (insegnante di educazione artistica); il prof. Toson (insegnante di educazione musicale)

Cosa fare per questi ragazzi che non riescono ad apprezzare la storia e la sua complessità?Come aiutarli a riordinare nozioni (pregresse, acquisite a scuola, recepite nelle più svariate esperienze: libri - raro-, cinema, televisione, …) spesso confusissime e frammentarie?Non parliamo poi delle Guerre mondiali, già complesse se trattate singolarmente, che vengono regolarmente confuse l’una con l’altra!Insomma, il compito del docente è veramente arduo.In 3 C la Prima Guerra Mondiale non andava proprio giù: troppe, e troppo complesse le questioni in causa.“Prof, ma perché ce la fate studiare ’sta Storia!”La povera prof viveva uno stato di profonda frustrazione e si chiedeva cosa fare.Con l’esperienza la prof ha imparato che l’unica strada sempre efficace è trovare il modo per divertirsi, allora sì che si è disposti a fare fatica!Abbiamo pensato allora di realizzare il Telegiornale del 13 novembre 1917 Tutti avrebbero dovuto prendere parte e partecipare alla sua realizzazione. La classe, composta da 21 allievi, è stata divisa in 7 gruppi, ognuno con specifiche consegne.

GRUPPO 1: Regia (Daniele, Matilde, Riccardo)Avrebbero dovuto elaborare un testo di “apertura”, che desse un quadro generale della situazione internazionale  nel giorno di trasmissione, il 13/11/17. Avrebbero inoltre dovuto strutturare la trasmissione creandone il palinsesto e coordinare il lavoro di tutti gli altri gruppi

GRUPPO 2: Inviato a Parigi (Francesco, Samantha, Sophie) La consegna era di fare due servizi: uno sulla situazione interna della Francia con un’intervista al presidente Clermenceau, l’altro sulla situazione sul Fronte Occidentale

GRUPPO 3: Inviati al Fronte italiano (Fabiola, Federica, Luca) La consegna era di illustrare le condizioni di vita delle truppe al fronte e di intervistare il generale Cadorna per registrare il suo punto di vista. Non solo: i nostri giornalisti avrebbero anche dovuto relazionare su quanto si dice al fronte della situazione italiana

GRUPPO 4: Inviati a Mosca (Alex, Alice, Noemi) Difficile il compito di questi inviati: illustrare lo stato dell’arte della Rivoluzione Sovietica appena attuata (con intervista al suo protagonista Lenin) e relazionare sulla situazione sul Fronte Orientale

GRUPPO 5: Inviati al Vaticano (Stefano, Valentina, Vittorio) Per ribadire la posizione della Chiesa sull’intervento in guerra (i nostri giornalisti hanno pensato di ripresentare un intervento di Papa Benedetto XV precedente all’intervento in guerra dell’Italia). Questo gruppo doveva anche elaborare un altro servizio sulle condizioni di vita nelle campagne italiane con un’intervista al parroco di Tarvisio

GRUPPO 6: Servizio speciale su “La vita in trincea” (Marianna, Mattia, Sara) Con l’intervista a un fante che vive al fronte da “troppo” tempo

GRUPPO 6: Servizio speciale su “La vita delle donne durante la guerra (Federico, Giovanni, Thomas) Con l’intervista ad Anna Kuliscioff

Queste le consegne, ma l’idea ha entusiasmato tutti e i ragazzi hanno arricchito ogni spunto con le proprie idee. Un po’ a scuola, e un po’ a casa hanno steso tutti i testi; la prof ha solo corretto i dettagli linguistici e relativi alle nozioni storiche.Non solo. Si sono muniti di microfoni, macchina fotografica digitale, videocamera (la prof è molto carente in “tecnologie avanzate” e non aveva proprio immaginato uno sviluppo simile dell’esperienza!) e hanno deciso che si faceva sul serio. Con l’insegnante di musica hanno imparato a suonare con i flauti la sigla musicale del TG, e con quella di educazione artistica hanno elaborato graficamente un logo che poi è stato realizzato sulla lavagna, alle spalle della scrivania di regia perché comparisse nelle riprese “ufficiali”.

20 dicembre 2002: riprese! Mai una prof si sarebbe immaginata di poter ottenere da una classe vivace come questa una gestione così ordinata ed efficiente della disciplina, degli “spazi silenzio-rumore”, degli interventi di ciascuno. La concentrazione  e la serietà di tutti sono stati garantiti per più di due ore. Le “papere” non si possono contare, ma il risultato è stato ottimo! Saranno chiare ora le complesse dinamiche che hanno coinvolto l’Europa e il mondo intero  nel corso della Prima Guerra Mondiale? In più, secondo noi, abbiamo tutti imparato qualcosa su come si lavora insieme collaborando creativamente.

 

  28.04.2014